Philip Seymour Hoffmann lo conoscete tutti. È quel ragazzone dalla faccia sempre giovane, dalle lentiggini grosse e dai capelli biondo rossastri. Lo avete visto in Boogie Nights, in Mission Impossible 3, ne La 25a ora, ne Il Talento di Mr. Ripley. Era l'infermiere di Magnolia. Ecco. Magnolia. Paul Thomas Anderson. Ecco.
Come una poesia, una sinfonia, un racconto che si dipana nella sua storia per avviarsi verso il finale. Un'intima malinconia, le risate soffocate, la bellezza e la tristezza, l'ironia della sorte e l'ironia della sopravvivenza. La rabbia e la frustrazione. I silenzi di chi non ha con chi parlare e le parole taciute.
E poi i luoghi. Il Waldorf Astoria e le sue cucine, dove sono stata non più di qualche mese fa a vedere their own pastry chefs in action. Brooklyn and Manhattan in the background. Bethesda Terrace in Central Park and silt, mica, which carry only the rich around the Plaza in Serendipity, Just A Few Blocks Away.
When finally the two lonely souls meet, beyond resistance, in what is the construction yard was like a love, a film can only end with words like:
She: "I Knew You Would Be Good. "
him: "I am for you".
missed.
0 comments:
Post a Comment